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Foresta relitta sul Gennargentu, nonsolofoliage.

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Gennargentu, foresta relitta di Roverelle

La foresta relitta di Roverelle (Quercus pubescens).sul Gennargentu è in pericolo.

Il Comune di Desulo (NU) ha davvero preso una decisione lungimirante con la proposta di trasferimento dei diritti di uso civico alle pendici del Gennargentu, comprese alcune importantissime aree boscate.  

Oltre al raddoppio dell’estensione del demanio civico, così si realizzerebbe un’altra incisiva forma di salvaguardia per gli ultimi maestosi esemplari di Roverella.

In proposito un articolo di Michele Puxeddu, Giorgio Citterio, Raffaello Giannini pubblicato sulla rivista L’Italia Forestale e Montana (vol. 65, n. 6, 2010) dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali. Ora un commento sulla necessità di azioni concrete per la sua salvaguardia.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Desulo, Gennargentu, foresta di Girgini

Quando si parla di biodiversità, di “foliage” (Barbagia, lo spettacolo del foliage, L’Unione Sarda, 30 ottobre 2020) e di boschi del Gennargentu (il cuore della Sardegna) occorre non solo meravigliarsi e fantasticare per i suoi meravigliosi colori autunnali ma procedere con il massimo realismo possibile.

Infatti proprio sul Gennargentu l’impatto dell’attività antropica ha determinato una forte alterazione delle foreste di cui un esempio e’ dato dal carattere ormai relitto delle foreste di Roverella (Quercus pubescens Willd), proprio quelle che creano il cosidetto “foliage” al quale fa riferimento l’articolo di Francesco Pintore. 

Faggeta del Lago di Vico, foliage

Queste foreste risultano localizzate nella porzione più elevata della montagna e la loro riduzione, anche nel numero delle singole piante relitte, rappresenta oggettivamente un serio pericolo per la conservazione della variabilità genetica della specie e dunque più in generale della biodiversità nella grande montagna dei Sardi. 

In quest’area la conservazione degli ultimi relitti della foresta primeva di Roverella dovrebbe essere oggi uno dei principali obiettivi per una corretta gestione territoriale.  

Dati tra i più aggiornati infatti evidenziano l’effettiva criticità della situazione. Dal 1977 ad oggi oltre un terzo dell’antica foresta relitta di Roverella si è persa con una fortissima riduzione dei grandi alberi isolati (oltre due terzi) che sono passati, in circa mezzo secolo, da quasi 4 per ettaro a meno di uno per ettaro.

Muflone (Ovis orientalis musimon)

Valorizzare un paesaggio dai mille colori quale quello che il Gennargentu mostra soprattutto in questa stagione può davvero contribuire ad evitare lo spopolamento della montagna ma proprio per questo occorre adottare con coraggio strategie di gestione del territorio che favoriscano la conservazione vera dei suoi meravigliosi boschi, in particolare attraverso la pianificazione di interventi finalizzati ad una protezione assoluta, più che mai urgente.

In questo senso quanto fatto dal Comune di Desulo (NU), per esempio, per  trasferire i diritti di uso civico fino alle pendici della grande montagna, comprendendo in tal modo alcuni importantissimi boschi, realizza concretamente un’incisiva forma di salvaguardia che gli ultimi giganti di Roverella del Gennargentu reclamano più di tanti complimenti e meravigliate parole.

Dott. For. Michele Puxeddu

Gennargentu, nevaio

(foto Wikipedia,M.P., J.I., archivio GrIG)


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